Il mio metodo
Il mio metodo si basa su un concetto molto semplice.
Ogni attività che svolgiamo nasce all'interno di uno spazio relazionale. Dal chiedere il caffè al bar la mattina fino alle chiacchiere con il proprio partner prima di andare a dormire, ogni cosa che facciamo trova il suo senso nelle relazioni.
È naturale quindi che anche la psicoterapia sia, prima di tutto, una relazione profonda tra il paziente e il suo terapeuta, basata sull'accoglienza, sulla comprensione reciproca, e sull'assenza di giudizio.
All'interno dello spazio protetto della nostra relazione, esploreremo la tua personalità, con l'obiettivo di aiutarti a scoprire il modo in cui interpreti la realtà e le tue reazioni, comportamentali ed emotive, a ciò che accade intorno a te.
Acquisendo questa consapevolezza su di te potrai iniziare a prendere il controllo della tua vita e affrontare gli aspetti che non ti soddisfano con occhi e strumenti nuovi.
Il mio metodo nasce dallo studio e dal perfezionamento degli insegnamenti pratici e teorici di diverse scuole di pensiero, ed è in continuo aggiornamento per garantire un livello di servizio e una presa in carico efficace ed efficiente sempre.
Un breve accenno alle cornici teoriche di riferimento:
La Teoria dell'Attaccamento
"Una base sicura"
La Teoria dell'Attaccamento, proposta inizialmente da John Bowlby, si basa sul concetto che gli esseri umani ricercano conforto e protezione da parte di una persona con cui hanno un legame affettivo (relazione di attaccamento) tutte le volte che si sentono vulnerabili o in pericolo, e che la predisposizione a creare questo tipo di legami sia innata (sistema di attaccamento).
Fin dalla prima infanzia le persone sviluppano uno stile di attaccamento (sicuro o insicuro) che le accompagna per tutta la vita e influenza il modo con il quale interagiscono con il mondo esterno.
"Anche se particolarmente evidente nella prima infanzia, il comportamento di attaccamento caratterizza l'essere umano dalla culla alla tomba."
L'Approccio Cognitivista Post-Razionalista
"La complessità del sé"
L'approccio cognitivo-costruttivista (o post-razionalista), la cui nascita e diffusione è dovuta a Vittorio Guidano, Giovanni Liotti e altri, crede fortemente nel valore delle differenze individuali, e stabilisce che le persone percepiscono, interpretano e reagiscono a ciò che accade intorno a loro in modo unico e coerente con la loro storia di vita e la personalità individuale.
Proprio perché ogni individuo interpreta la realtà in modo assolutamente unico, in psicoterapia il ruolo dello psicologo non è quello di interpretare, consigliare o giudicare, bensì quello di aiutare il paziente, definito come "il maggior esperto di se stesso", a riconoscere il proprio funzionamento e comprenderlo.